con Raffaele Braia e Valerio Tambone
da Michele Santeramo
progetto e regia Gianpiero Alighiero Borgia
musiche di Papaceccio mmc e Roberta Carrieri
costumi Manuela Paladin Sabanovic
scene Vincenzo Mascoli
Cabaret Sacco & Vanzetti racconta la storia di Nicola e Bartolomeo, due anarchici italiani arrivati negli Stati Uniti negli anni ‘10 del secolo scorso e transitati da Ellis Island, l’isola al largo di New York che per gli emigranti di allora era come Lampedusa per gli immigrati di oggi. Sacco e Vanzetti vengono accusati di omicidio e condannati a morte dopo un processo farsa nel quale più che le prove, largamente infondate, pesarono le idee politiche e l’origine italiana dei due.
Cabaret Sacco & Vanzetti è il racconto, divenuto paradigmatico, di due umili, due ultimi, due migranti, due eroi moderni divenuti simbolo universale delle battaglie per i diritti di uguaglianza e giustizia. Condannati alla sedia elettrica per un delitto che non avevano commesso, vittime di un crimine giudiziario, Sacco e Vanzetti caddero anche a causa della “politica del terrore” contro i “rossi” che l’America del tempo praticava, con speciale ferocia quando si trattava di immigrati.
La storia di Sacco e Vanzetti, il loro rapporto, che muterà nei tanti anni insieme fino a divenire una grande amicizia, ha il ritmo di una ballad, una melodia continua sempre presente nello spettacolo: ogni giorno Nicola e Bartolomeo devono improvvisare la loro vita, mantenendo però salda la loro fede in una vita migliore, più libera, combattendo un mondo in cui regna il pregiudizio.
Sottratta alle trappole della retorica e del melodramma, grazie al lavoro di Gianpiero Borgia sul testo di Michele Santeramo, la vicenda di Sacco e Vanzetti è così restituita alla dimensione della Storia attraverso le armi del teatro, il linguaggio del cabaret e il corpo di due attori infaticabili (Valerio Tambone e Raffaele Braia) che si offrono senza riserve. Le migrazioni, il pregiudizio razziale, l’intolleranza e la giustizia sono temi che attraversano la contemporaneità e scuotono la coscienza di tutti. Per questo TB rinnova il proprio impegno sul fronte dell’Arte Civile, raccontando la vicenda dei due migranti italiani, vittime e simbolo di ogni discriminazione e ingiustizia.